Ombretta Cantarelli: “Amo la gente, le diversità che ci rendono unici, amo la vita”.

“Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”E’ una celebre frase che è stata attribuita alla scrittrice britannica Virginia Woolf. Ebbene, dopo avere fatto questa bellissima intervista a Ombretta Cantarelli, moglie dell’attore siciliano Gianfranco Jannuzzo, è stata la prima cosa che ho pensato. Sì, perché a volte, soprattutto nel mondo dell’arte, si tende a far vivere di luce propria l’artista più conosciuto, mentre chi gli vive accanto è spesso il riflesso di tanta fama. Ed è per questo motivo che ho pensato di intervistare Ombretta Cantarelli, molto conosciuta per essere una grande interista che accompagna il marito in teatro, che si occupa di pubbliche relazioni, ed è una bella presenza in ogni circostanza. Tuttavia, rispondendo alla richiesta di molte persone che la conoscono e l’apprezzano, ho tentato di tirare fuori dai cassetti della sua anima la parte più bella e sconosciuta di lei. Per questo, cari lettori, consiglio tutti di leggere attentamente questa intervista, in cui emerge l’essere più vero e solare della mia interlocutrice. Buona lettura.  

Ombretta, tu hai un passato di modella, di sfilate, di foto, e hai lavorato presso l’ufficio stampa di Dolce & Gabbana come addetta alle pubbliche relazioni. Poi hai proseguito nel campo della medicina estetica in un bellissimo studio di Milano, occupandoti sempre di pubbliche relazioni. Tutto questo percorso professionale denota il tuo amore per l’arte. E’ così?

“Credo proprio di sì. Sono stata sempre attratta dal bello fin da quando ero piccola, spiavo mamma quando si truccava. Ero incuriosita dai vari aspetti cromatici e quando lei non c’era sperimentavo quei colori sul mio visino combinando dei veri e propri impiastri, ma ero anche molto brava a rimettere tutto a posto per non farmi scoprire.

Ero già una piccola modella vanitosa anche nelle foto di famiglia, sempre in posa.

Crescendo guardavo le foto dei giornali di moda, il mio preferito “Elle”.

L’arte e la moda mi hanno sempre affascinato, infatti, ho frequentato il liceo artistico e mentre studiavo mi è capitata l’occasione di fare la modella; una bellissima esperienza che mi ha portata anche in giro per il mondo.

Viaggiare, altra mia passione che mi ha fatto incontrare molta gente, mi ha arricchito e aperto la mente, facendo un lavoro che ho adorato da subito e che mi ha proiettato in un ambiente molto creativo e pieno di cose belle.

Unesperienza indimenticabile che poi è continuata con il mio lavoro nell’ufficio stampa di Dolce & Gabbana e in seguito in quello medico e nel teatro.”

 Stile e creatività sono l’espressione del tuo essere donna talentuosa fin da quando sei stata una bellissima modella. Quando hai scoperto di avere in te queste doti racchiuse nel mondo dell’arte?
“Come ti ho già detto, in tenera età adoravo pasticciare con i colori.
Pensa che alla scuola elementare invece di disegnare la casetta con il sole, come spesso fanno i bambini, disegnavo i cavalli che non sono di certo il soggetto più facile. Per questo la mia maestra ne rimase molto colpita.
Poi, crescendo, ho frequentato il liceo artistico dove mi sono diplomata. Successivamente mi sono inscritta all’Accademia di Belle Arti a Brera; studi che purtroppo non ho terminato perché il lavoro di modella mi ha impegnata molto.
Ho scoperto in seguito anche l’arte della fotografia, lavorando nell’ufficio stampa di Dolce & Gabbana.
Lì ho avuto la possibilità di conoscere il grande Ferdinando Scianna che ha realizzato per loro uno dei più bei cataloghi di moda mai visti.
Ho conosciuto fotografi siciliani veramente bravi, per citarne qualcuno : Roberto Strano, Tano D’Amico, Angelo Pitrone, Massimo Palamenghi e Giuseppe Cacocciola.

Il tuo nome è molto legato a quello di tuo marito Gianfranco Jannuzzo. Quando vi siete conosciuti, cosa ti ha attratto di lui?

Ci siamo incontrati nella mia Milano. Era lì perché stava recitando con il grande Gino Bramieri e dopo teatro andava a mangiare al ristorante “Il Garibaldi”, famoso a Milano perché frequentato da artisti e cantanti, gente della moda, dello spettacolo, dello sport e frequentato anche da me.
Di lui mi ha colpito la sua “Sicilianità”, io “Vichinga” sono stata sempre attratta dalla solarità di quella splendida Isola.
Era un bellissimo ragazzooggi un bellissimo uomo molto galante, simpaticissimo, le risate che mi ha fatto fare non posso dimenticarle. Una persona brillante, impossibile non rimanerne colpiti. Mi ha corteggiata invitandomi a teatro, a cena e mi ha regalato tante rose rosse!”

 Sentire Ombretta vicina a me è fondamentale. E lo sarà per sempre”. Sono le parole di tuo marito Gianfranco, che danno la grande misura del suo amore per te. Immagino che tutto questo sia fortemente reciproco. E’ vero?

“È vero … per rispondere a questa domanda voglio rubare un pensiero che mi è piaciuto moltissimo del grande Bono Vox degli U2 ; in unintervista riguardante il suo matrimonio ha detto : Quando trovi nella stessa persona amore e amicizia, hai qualcosa di speciale” .

Io aggiungerei anche complicità.
Gianfranco ed io abbiamo molte cose in comune, il teatro, l’arte, la buona cucina, il mare e la Sicilia. Ma oltre all’amore c’è anche molta stima e ridiamo, ridiamo tantissimo.”

Ombretta, ma che cos’è l’amore?

“L’amore ha molte sfaccettature, può darti felicità ma anche farti star male.

È comunque un insieme di emozioni molto forti e per me che sono una passionale è irrinunciabile.

Amore vuol dire anche saper perdonare e a volte saper andare oltre.”

 Chi ti conosce dice che sei una persona solare, spontanea, molto ben disposta ai contatti umani anche per quel tuo essere sempre disponibile, alla mano, capace di mettere le persone a suo agio. Personalmente ritengo che questo sia un lato del tuo carattere che ti rende molto empatica agli occhi degli altri. Quanto ti fa piacere il calore e la stima della gente?

“È molto gratificante avere queste attenzioni.

Vuol dire che il mio essere semplice e alla mano arriva più direttamente al cuore delle persone.

Sentirle a loro agio, poi, mi fa un immenso piacere”.

 Ombretta, per anni le persone del mondo del teatro, e non solo, ti hanno identificato come la moglie del grande attore. Oggi, a distanza di tempo, pur riconoscendoti nella stessa figura legata a Jannuzzo, desidera sapere di te come sei, cosa fai, cosa pensi. Quanto ti gratifica questo interesse anche mediatico verso la tua persona?

“Mi gratifica moltissimo, sarebbe ipocrita non ammetterlo, fa sempre piacere sapere che le persone ti apprezzano per quello che sei.”

Chi ti incontra per la prima volta nota che attraverso il tuo sguardo si illumina un’anima particolarmente sensibile. E’ vero? Sei proprio così Ombretta?

“Mi fai un gran bel complimento. Sì, sono una persona sensibile”.

 La Sicilia. Una terra che adori nonostante le tue origini lombarde siano così distanti per cultura e modus vivendi. E’ vero che questo amore è nato ancor prima che tu conoscessi tuo marito Gianfranco?

“È stato un vero colpo di fulmine, la Sicilia era nel mio destino.
La prima volta che ci sono andata era per delle sfilate che organizzava la Marzotto, una grande azienda con diversi brand.
La manager mi ha scelta per quelle sfilate, ero l’unica modella che arrivava da Milano, le altre sarebbero state reclutate sul posto.
Dal primo momento che ho messo piede su quell’isola me ne sono innamorata. La bellezza dei suoi paesaggi, i colori, il calore della gente: che meraviglia!”

Ombretta, so che ami molto il mare. Cosa ti ispirano i tramonti?

“Dipende dallo stato d’animo del momento , ma certo è che non mi stancherei mai di guardarli. Mi scatenano forti emozioni , pensieri e ammirazione per tanta bellezza.”

 Vivere l’emozione. Ti capita spesso?  Cosa provi in quell’istante e quale significato dai a questo sentimento.

“Vivo di emozioni, non saprei fare diversamente. Per me sono fondamentali e guai se non ci fossero.”

 Cosa ti piace del mondo d’oggi e cosa invece ti inorridisce?

Mi piace l’Inter !!!

A parte gli scherzi (ma neanche troppo) nonostante le tragedie che abbiamo vissuto e stiamo vivendo come la pandemia e le guerre, amo profondamente il nostro pianeta , la velocità con la quale si possono condividere le informazioni e le notizie, la possibilità di comunicare immediatamente a distanze una volta inimmaginabili; amo le persone che lo abitano, le diversità che ci rendono unici, amo la vita , mi inorridisce la violenza sui bambini, sulle donne, sugli anziani e su tutte le persone fragili e indifese.”

Se hai notato, una volta tanto non abbiamo parlato della tua Inter, del tuo essere interista fin da quando eri bambina e di una passione che ti lega molto al ricordo di tuo padre. Da figlia milanese, quale tu sei, di cosa sei grata alla tua famiglia che ti ha messo al mondo e ti ha cresciuto con i sani principi nel rispetto dei valori umani e sociali?

“Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia molto unita, di avere due genitori, Lina e Romano, molto presenti e attenti.
La mia gemella Floriana ed io abbiamo avuto uninfanzia felice,anche perché mamma non lavorando si è occupata sempre di noi. Papà, invece, ci portava allo stadio a vedere l’Inter e a sei anni eravamo già delle piccole tifose.
Una famiglia tutta nero azzurra. E adesso anche mio nipote Andrea, uno splendido ragazzo cui voglio un bene immenso.

Papà purtroppo è mancato nel 2002.

L’Inter per me non è solo la squadra del cuore, ma è anche la passione che mi lega a mio padre. Quando guardo una partita o vado allo stadio è come se lui fosse sempre vicino a me.

Sono molto grata ai miei genitori.”

 Per finire Ombretta, cosa ti aspetti dal futuro del mondo?

“Tremo all’idea che questa vigliacca guerra che ha già causato tanto dolore, morte e devastazione possa addirittura distruggerlo.

Altro che futuro !

Adoperiamoci tutti per la pace.

Questo è l’imperativo. “Domani“ è la parola più bella del mondo !”

Salvino Cavallaro

 

Teatro “Manzoni” con il marito Gianfranco Jannuzzo. Abito: D&G

Fotografo: Roberto Strano

Ferdinando Scianna, Fotografo siciliano


Foto Gianfranco Jannuzzo

Foto Gianfranco Jannuzzo

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